sabato 8 gennaio 2011

Martha Goes Green

Stamattina, mentre facevo colazione col consueto cappuccino al latte di soya (dovreste provarlo! è in grado di ribaltare le sorti anche della giornata più bigia, credetemi) e scaricavo la posta, mi sono imbattuta in una notifica di richiesta di amicizia (di seguito, per brevità, NRA).
Le NRA (o NRAs?, trattandosi qui di un plurale), per i pochi ancora immuni alla epidemia che ha superato la peste in quanto a numero di contagi, nota con il nome di FaceBook, è quel messaggino di posta elettronica che ti avvisa che "qualcuno ti pensa". E non solo. Questo qualcuno si è preso la briga di digitare il tuo nome nell'apposito spazio e clickare sull'iconcina della lente di ingrandimento o, alternativa numero due, è stato solleticato dal suddetto Social Network che gli ha suggerito che forse potrebbe conoscerti perchè sei amico dell'amico dell'amico dell'am...
Tralascerò qui l'elenco dell'alternativa numero tre, dell'alternativa numero quattro, numero cinque, ecc... (degna di nota però è l'alternativa numero sette: aspirante "tipa" del "tipo" che "tizio" ha taggato sullo sfondo di una foto di "coso" in cui, sfuocata e - nonostante questo - a dir poco ripugnante compari anche tu: dunque "tipa" vuole v e d e r e chi sei).
Ad ogni modo, una volta individuato il tuo nome, il soggetto "ti chiede l'amicizia" ovvero, in soldoni, ti chiede il nulla hosta per scuriosare liberamente tra le tue foto, informazioni, post, e via discorrendo.
Dunque - dicevo - stamattina, mentre facevo colazione col consueto cappuccino al latte di soya, mi sono imbattuta in una di queste NRA(s). Dopo la immancabile e frizzantina sensazione di curiosità mista a lusinga - che fa più o meno così: chi mi pensa? chi mi pensa? chi mi pensa? ah ma allora qualcuno mi pensa! - ho cliccato sulla mail (UN solo click e NON due, perché c'ho un MacBook, io!) ed eccolo lì, lo sconcerto. Che fa più o meno così: e chi diavolo è questo/a?.
La soggettA in questione era nientepopodimenoche Madame Scalabrini, francese, classe '65, che voleva essere mia amica perchè avevamo lo stesso cognome.
Allora mi sono seriamente interrogata ponendomi una serie di quesiti che fanno così: Cosa spinge la gente a cercare propri omonimi, omocognomini (?!) e affini? E soprattutto, che divertimento c'è?
Allora, senza ulteriori indugi, ho aperto la pagina di google e ho fatto qualche prova.
Per farla breve, dopo una serie di tentativi dagli esiti poco soddisfacenti ho scovato una cosina che vorrei condividere con voi.
Purtroppo non viene distribuito in Italia ma sto tentando di recuperarlo ugualmente.
Se vi interessa approfondire, la pagina web è qui e, nel caso in cui dovessi riuscire nell'impresa di reperimento, consideratevi invitati a cena.

mercoledì 14 aprile 2010

Casa decor


Vi segnalo questa iniziativa che trovo molto interessante e che ho scoperto qualche sera fa, per caso, parlando con alcuni amici. Si chiama Casa Decor ed è una mostra che vede all'opera designer, artisti e architetti d'interni. Il segreto del suo successo (si replica infatti ogni anno in varie città del mondo) sta nella sua formula, tanto semplice quanto innovativa. Si prende un palazzo - disabitato - ci si chiudono dentro i suddetti designer e affini, e ciò che ne esce è un concentrato di creatività e una fonte di idee e stimoli per tutte le menti creative in cerca di spunti e idee.
Curiosando qua e là ho visto che nel 2006 e nel 2008 due eventi hanno trovato il loro palco scenico rispettivamente a Milano, nell'ex Garage Traversi di Piazza San Babila, e a Torino, al 161 di Piazza San Carlo.
Le pagine web sono:
per gli eventi in Italia, www.casadecor-italia.com e www.casadecor.es per l'evento di Madrid che quest'anno (2010) si svolgerà dal 20 maggio al 20 giugno nel Palazzo di Calle Velazquez, 29.
Sul sito spagnolo, cliccando su "espacio de actualidad", potete scaricare le foto della spazio espositivo, per ora vuoto, di cui l'immagine qui sopra è un estratto.
Nello stesso sito, alla sezione "espacio de publicaciones" troverete i cataloghi delle esposizioni degli anni passati.

ps: se passate da Madrid magari ci facciamo un salto insieme.

venerdì 9 aprile 2010

Il divertimento può fare la differenza?




Questo sito si basa sull'idea che una cosa tanto semplice come il divertimento possa essere la chiave per cambiare, in meglio, le abitudini della gente. Che lo facciate per voi stessi, per l'ambiente, o per qualcosa di completamente diverso, l'unica cosa che conta è che si tratti di cambiare in meglio. La geniale trovata è di Volkswagen che ha pensato a un concorso di idee per cambiare il mondo in meglio! Sul sito, www.funtheory.com, potrete incontrare un sacco di video, di disegni e di foto inviati dai partecipanti al concorso, che mirano a fornire prove tangibili a sostegno della fun theory.
La competizione si è chiusa il 15 gennaio. Siamo tutti in attesa di conoscere il vincitore!
Have fun!

giovedì 8 aprile 2010

Muuto design



Vi segnalo due oggetti molto carini nella loro semplicità estrema. Il sito è www.muuto.com. Cliccate sulla immagine iniziale per vedere il video divertente del montaggio!

Cuculia | libreria con cucina

Mentre ero in giro per l'Italia con la mia amica francese Clarisse (che poi è anche la mia coinquilina a Madrid), ho avuto l'ennesima conferma che il mio senso dell'orientamento peggiora con l'età. Devo dire che in realtà non ho mai avuto senso dell'orientamento perciò non so se, a questo punto, si può parlare di un peggiornamento... Ad ogni modo, visto che la piantina della città la teneva Clarisse, che a Firenze non c'era mai stata, ci siamo perse e siamo capitate al numero 3 di Via dei Serragli. Se capitate a Firenze, un po' fuori dal classico percorso turistico Piazza della Signoria - Ponte Vecchio - Uffizi, c'è questa piccola libreria con cucina che si chiama Cuculia. Merita una visita per due motivi. Il primo: il locale e il pesonale sono molto accoglienti; il secondo: la salsa di olio d'oliva toscano con cui guarniscono i piatti fa riflettere sul senso della vita.
Vuoi per l'ambiente, vuoi per i libri che puoi sfogliare mentre chiacchieri e aspetti di essere servita... in mezzo a tutto questo ci siamo fatte una domanda: Siccome io non conosco la sua lingua, e lei non conosce la mia (abbiamo eletto lo spagnolo per comunicare, lingua della quale possediamo un vocabolario enormemente più povero rispetto a quello del quale ognuna di noi può disporre nella propria lingua madre)... ci vedremmo diversamente se potessimo comunicare nelle nostre rispettive lingue? La risposta non l'abbiamo trovata perchè nel mentre ci hanno servite e, a causa della salsa di olio d'oliva credo, siamo passate al tema del senso della vita.

Mi manca il mio giardino


Si dice che l'erba del vicino sia sempre più verde. Credevo, ve lo giuro, che fosse così. In generale è così. Davvero. Ma da quando vivo a Madrid mi sono accorta che mi manca il mio giardino.
Be', chi conosce il mio giardino, chi lo ha visto almeno una volta, so già che non potrà fare a meno di ridere sentendomi dire questo... Per chi non lo ha visto, devo dirvi, per dovere di cronaca, che è il giardino meno curato che possiate immaginarvi, l'anti giardino, il paradiso di erbacce, e cespugli e fiori piantati un po' a caso. Se riesco a farmi inviare per posta una foto prometto che ve la pubblico. Però, ritornando all'assunto principale, mi manca il mio giardino. E leggetela come volete questa affermazione! In senso letterale (non smetterò mai di ringraziare chi mi ha - pazientemente - accompagnata in serra assecondando i miei momenti creativi da giardinera) o in senso più profondo e metaforico...
Detto questo vi segnalo un sito che ho trovato per caso mentre cercavo, in realtà, la pagina web di un negozio che ho trovato qui a Madrid che si chiama El jardin del angel, in Calle Huertas, 2 (che ha un portico stupendo; se passate da queste parti merita una visita). Dicevo, il sito del negozio non l'ho trovato ma in compenso ho trovato questo, sugli STRING GARDENS, una sorta di giardini volanti. Degno sostituto.
Date un'occhiata anche alla sezione "moving" già che ci siete.

Happyness is a cupcake


Perché il cibo prima di tutto deve essere cibo per gli occhi... Questo sito abbraccia e onora senza compromessi questa idea e parla, attraverso le sue fotografie, di come la felicità passi attraverso il piacere del cibo.

IJM | ancora sopra il design


Parlando ancora di design, vi segnalo questo sito http://www.ijm.nl del quale mi ha colpito, sopra ad ogni cosa, la spiazzante semplicità. Credo che gli oggetti, di facile realizzazione da parte di chiunque abbia un po' di manualità (e di tempo!!) possano dare un tocco origilale agli spazi in cui amate vivere.
Buon lavoro!
M.

Punti (di) luce

Chi mi conosce lo sa bene! Il mio amore per le lampade è paragonabile solo a quello che provo per la cucina! Mentre ero a zonzo per l'Italia ho incontrato, per caso, questo piccolo negozio di oggetti di design e in particolare di lampade.
Ve lo segnalo! Si chiama Nero e si trova ad Arezzo, in Via De' Redi, 7. La sua pagina web è: www.nero-design.it e i ragazzi che ci lavorano sono veramente carini e preparati per rispondere ad ogni vostra domanda. Già che ci sono vi segnalo anche che, sempre ad Arezzo, ogni prima domenica del mese, c'è un mercato di oggetti Vintage veramente da non perdere!

California Bakery | Milano

Questo piccolo angolo di paradiso ha accolto me e la mia amica Clarisse dopo più di 3 mesi lontani dall'Italia con una colazione che ci ha nutrito lo spirito.
Si chiama California Bakery e si trova in Piazza Sant'Eustorgio 4, a Milano, ed è ottimo per ritagliarsi una piccola parentesi per sé. Offre un sacco di servizi come consegna a domicilio o addirittura la possibilità di affittare un cestino da pic-nic completo di coperta da stendere sull'erba! Per maggiori info www.californiabakery.com.
Buon appetito!
Marta